Friday For Future

03.02.2021

Che cos'è? Il Fridays For Future è un movimento che ha generato delle manifestazioni allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica alla salvaguardia del nostro pianeta e spingere le persone a delle azioni volte a limitare il cambiamento climatico.E' un movimento internazionale, pacifico, con l'obiettivo di trasformare questi temi in una priorità per l'agenda politica internazionale, al fine di eliminare i combustibili fossili, azzerandone le emissioni a livello globale entro il 2050.

Come è nato? Questo movimento nacque quando Greta Thunberg, una tredicenne svedese decise di non andare a scuola fino al 9 settembre, data delle elezioni svedesi, per protestare e chiedere al governo di rispettare gli accordi di Parigi sulle riduzioni delle emissioni di CO2. Ma alla fine delle elezioni la sua protesta non si fermò. Dopo quel giorno ogni venerdì Greta sciopera per il clima generando il movimento Friday for future.

Come funziona? Sono manifestazioni pacifiche che escludono azioni o reazioni violente sia dal punto di vista fisico che verbale. Consistono in scioperi, presidi, cortei, lezioni in piazza e in sit-in. In alcuni casi il movimento ricorre a blocchi, per azioni più dirette e con obiettivi specifici, questi tipi di proteste però richiedono un livello più alto di rischio e necessitano di una maggiore pianificazione. Per comunicare un messaggio così importante, come quello della crisi climatica, ad un maggior numero di persone, questo movimento, punta sull'utilizzo dei social come Instagram, Facebook e Twitter. E' stato inoltre creata una pagina web attraverso la quale è possibile rispondere a tutte le domande dei follower (447000 pagina ufficiale, 15900 pagina di Torino).

Chi partecipa? Possono partecipare persone di ogni età e categoria, ma lo sguardo è rivolto principalmente agli studenti e ai giovani in generale, perchè sono la generazione che subirà le conseguenze delle azioni e delle decisioni odierne.

Il movimento è criticato? Le manifestazioni del Fridays for Future riscuotono sempre molto successo, portando in piazza sempre un notevole numero di persone. Nella manifestazione del 27 settembre 2019 a Torino i partecipanti hanno raggiunto i 50 mila , di cui il 90% erano ragazzi di scuole del territorio. Non mancano tuttavia le polemiche legate a queste manifestazioni. Alcune critiche possono basarsi su osservazioni corrette ad esempio la possibile strumentalizzazione della figura di Greta con il marketing e tutti gli introiti associati. Altre critiche invece sono quelle riferite ai problemi secondari, ma non meno importanti, tipo atti che vanno nella direzione opposta a quella del movimento, come le cartacce lasciate in giro lungo il tragitto dei cortei o il dare alle fiamme riproduzioni di mondi quando il motivo della manifestazione era la limitazione dell'uso dei combustibili fossili , la riduzione del CO2 e il rispetto dell'ambiente. 

9 ottobre 2020

Per svolgere in sicurezza la manifestazione tenuta il 9 ottobre 2020 a Torino i ragazzi hanno pensato a qualcosa di statico e distanziato. Gli studenti sono rimasti seduti in piazza Castello con le mascherine in viso, senza corteo. Già dalla prima mattinata hanno tracciato delle croci con vernice lavabile al suolo, in modo da rispettare il distanziamento sanitario. Otto di loro si sono incatenati per protesta davanti alla Regione. «Ci incateniamo perché loro stanno incatenando il nostro futuro. Basta contentini, servono azioni concrete per salvarci dal disastro. La giunta regionale deve ascoltarci e agire» Si sono previsti discorsi dal palco e lo spostamento verso il comune di Torino. Nel pomeriggio c'è stato un flash mob in Piazza Castello, con un djset di Max Casacci e degli Eugenio in via di Gioia. Nonostante la pandemia ci abbia mostrato i danni dell'attuale sistema economico e il potenziale devastante della crisi climatica, compresa l'attuale pandemia, le persone al potere continuano a ignorarla o negarla. Ed è per questo che bisogna continuare a protestare, anche in questo momento, perché la crisi climatica deve essere trattata come una vera e propria crisi, e le persone al potere devono dare priorità alla sopravvivenza dell'umanità piuttosto che all'avidità di pochi. Tutto ciò naturalmente deve essere fatto nel rispetto delle norme di misura e prevenzione anti covid.

Sara Rubiola, Benedetta Capuzzo e Arianna Battisti

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