La distruzione della foresta tropicale

28.04.2021

Secondo Global Forest Watch, l'area di foresta tropicale distrutta è aumentata del 12% rispetto al 2019. Sono 4,2 milioni gli ettari dell'ecosistema scomparsi nel 2020, andati in fumo o abbattuti dagli esseri umani.

Nonostante la recessione economica globale causata dalla pandemia da SARS-CoV-2, lo scorso anno, la distruzione della foresta tropicale è aumentata rispetto al 2019, riportando dati inquietanti. Nel 2020 si è infatti registrata una perdita forestale al di sopra della media degli ultimi vent'anni, pari ad almeno 42 000 chilometri quadrati.

L'area di foresta tropicale vergine distrutta nel 2020 equivale alle dimensioni dei Paesi Bassi, con un aumento del 12% rispetto all'anno precedente. Secondo le rilevazioni satellitari del Global Forest Watch, sono 4,2 milioni gli ettari scomparsi dell'ecosistema più importante del pianeta. Come affermato dal World Resources Institute, le cause principali della critica situazione forestale sono la deforestazione, finalizzata alla raccolta di materie prime, e l'agricoltura. Inoltre, è sempre più significativo l'impatto degli incendi e dei fenomeni legati al cambiamento climatico. Le foreste primarie tropicali umide, come quelle dell'Amazzonia, del Congo e del sud-est asiatico, sono le più colpite. Nonostante i loro ecosistemi unici e il ruolo vitale che compiono nella regolazione del clima globale, le perdite forestali registrate nel 2020 sono le più alte. L'aumento più drammatico si osserva in Brasile, paese più colpito, dove la distruzione delle foreste è aumentata addirittura di un quarto, circa, rispetto al 2020: qui sono andati persi almeno 1,7 milioni di ettari di aree boschive.

Le foreste tropicali ospitano tra il 50% e il 90% delle specie terrestri. I 4,2 milioni di ettari di foreste tropicali distrutte nel 2020 hanno rilasciato 2,64 Gt (gigatonnellate) di CO2, secondo le stime, pari alle emissioni che 570 milioni di automobili rilasciano in un anno.

"Il 2020 doveva essere un anno fondamentale nella lotta contro la deforestazione, un anno in cui molte aziende, paesi e organizzazioni internazionali si erano impegnate a dimezzare o fermare completamente la perdita di foreste", scrive il World Resource Institute. "Le continue perdite di foreste tropicali primarie rendono chiaro che l'umanità non è riuscita a raggiungere questi obiettivi".

Le iniziative che dobbiamo mettere in atto per ripartire dopo il dramma della pandemia ci offrono un'opportunità per reinventare economie e politiche che permettano di proteggere le foreste, e di conseguenza anche noi stessi, "prima che sia troppo tardi". Le perdite subite sono "un'emergenza climatica, una crisi della biodiversità, un disastro umanitario e opportunità economiche perse", osserva Frances Seymour del World Resources Institute, che ha guidato l'analisi. Le foreste tropicali stanno soffrendo, subendo parallelamente i danni dell'attività umana e dei cambiamenti climatici.  "La natura ci aveva sussurrato che la minaccia stava arrivando. Adesso sta urlando", aggiunge Seymour in una conferenza stampa.

Beatrice Sburzacchi e Luca Meraviglia 3As

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