La società della conoscenza

12.11.2018

Conferenza con Piero Angela: prepararsi al futuro

In quali ottant'anni della storia avresti voluto vivere? 

Nell'ambito del progetto "Prepararsi al Futuro", martedì 30 ottobre 2018 presso l'aula magna del Politecnico di Torino si è tenuta la seconda conferenza intitolata "La società della conoscenza", condotta dal giornalista e divulgatore Piero Angela e moderata dal giornalista Piero Bianucci (ex direttore dell'inserto "Tuttoscienze"), accompagnati dalla testimonianza di Roberto Cingolani, direttore scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia (I.I.T.).

Il primo tema trattato da Piero Angela è stato su come la tecnologia sia in grado di cambiare, ed abbia già cambiato, la storia.

Ha esordito con queste parole: "senza un pacchetto moderno saremmo tutti poveri, analfabeti, ritorneremmo al lavoro terriero e ad essere sudditi e non cittadini", "prima di tutte le innovazioni e le scoperte, la vita della maggioranza della popolazione era grama, ogni giorno richiedeva un duro lavoro".

Questo prima non è però così distante da come potrebbe sembrare; Angela ha portato l'esempio di suo nonno che ha dedicato tutta la sua vita al lavoro nei campi. Questo "prima", quindi, è riferito solo a poche generazioni passate.

Più del 90% delle innovazioni tecnologiche della storia umana, infatti, hanno avuto luogo negli ultimi 80 anni, ma qual è la causa di questa accelerazione esponenziale del progresso?

I fattori principali sono due:

-l'istruzione

-il tempo libero a disposizione.

Una società efficiente come la nostra permetta ai ragazzi di studiare per circa 25 anni "senza dare un contributo effettivo alla comunità" in termini di lavoro. Le nuove tecnologie hanno bisogno di persone che sanno usarle e per questo, bisogna studiare e formarsi molto.

In questi anni il progresso tecnico e scientifico ha proceduto a ruota libera ma la società sta cambiando con la stessa rapidità? La risposta è "NO", la cultura moderna è considerata ancora pre-scientifica.

Questo perché la grande maggioranza della popolazione è attratta da ciò che dà emozioni, che sia divertimento o amore, ma ben poca è la semplice curiosità per la conoscenza.

L'informazione gioca un ruolo importante in questo processo. Quello che viene proposto sui media o su altri mezzi di informazione si basa sull'interesse del pubblico, su ciò che al pubblico piace di più; c'è, quindi, poco spazio per l'informazione scientifica anche se la tecnologia rende la nostra vita agiata e quasi tutto quello che ci circonda è frutto di tecnologie ... ma, spesso, non ce ne rendiamo conto.

Solo quando la conoscenza sarà diffusa nel mondo, allora anche la cultura stessa sarà pronta al cambiamento.

Piero Angela ha concluso dicendo che per avere uno sviluppo e una conoscenza "la società deve diventare a misura di tecnologia".

In seguito è intervenuto il dottor Roberto Cingolani, come già ricordato, direttore dell'IIT, sul tema "Oggi in laboratorio, domani nella nostra vita".

Ha iniziato con un messaggio: "Se volete essere cittadini responsabili, dovete fare analisi spietate", rispettando le regole, perché nel "fare analisi" non bisogna mai mentire! Il ruolo della scienza è proprio quello di "mettere delle toppe", cioè trovare rimedi a ciò che non funziona, in qualsiasi ambito.

Successivamente ha proiettato delle slides attraverso le quali ha mostrato lo sviluppo umano e ha osservato come nei paesi più civilizzati, la vita sia migliore e la popolazione sia più numerosa. Tutto questo è legato alla tecnologia, in questa condizione di squilibrio, questa deve migliorare la vita globale e ridurre le differenze.

Ha di seguito affrontato la questione della sostenibilità della "vecchia tecnologia" di cui la "nuova tecnologia" dovrà necessariamente occuparsi : i social media hanno un enorme impatto ambientale (per esempio il grande dispendio di energie), con le nuove avanguardie si dovrà trovare una soluzione.

Infine, ci ha mostrato come grazie alla tecnologia si possa migliorare la vita, facendoci vedere le macchine prodotte nell'IIT e indicando le differenze tra le macchine e l'essere umano.      

BERTOLO Riccardo M., FRANZOSO Samuel - Classe 4° BS

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