Lavoro senza reddito, reddito senza lavoro

20.05.2018

Tipologie di povertà esistenti e i suoi possibili provvedimenti

Giovedì 5 aprile dalle ore 18 alle ore 20 presso "Il Circolo dei lettori" si è tenuta una
conferenza sul lavoro, sulla disoccupazione e sulle diverse tipologie di povertà.
L'argomento è stato presentato da Maria Vittoria Ballestrero, docente di diritto del lavoro
dell'Università degli Studi di Genova, che ha dedicato particolare attenzione ai temi
dell'eguaglianza e della discriminazione di genere.
Per introdurre il discorso, la professoressa ha definito il termine "povertà" in tutte le sue
sfaccettature, evidenziando la distinzione tra povertà assoluta e relativa (la prima è
diminuita mentre la seconda è aumentata). Ha fornito, inoltre, alcuni dati attuali quali
l'asimmetria nella distribuzione delle ricchezze, la bassa intensità dell'occupazione e
l'aumento dei "false jobs" (della durata di 4 mesi), del lavoro intermittente e dei posti di
lavoro precari o part-time. La causa principale della povertà resta la mancanza del lavoro,
ma anche la percezione di un salario inconsistente, per qualità e quantità, che non assicura
all'individuo o alla famiglia di cui fa parte un'esistenza libera e dignitosa. La soluzione che
sembrerebbe essere più efficace per risolvere questo problema è l'introduzione in Italia del
salario minimo legale, il quale vede una forte opposizione nei suoi confronti soprattutto da
parte dei datori di lavoro che temono una fuga dalla contrattazione collettiva.
Successivamente sono stati confrontati due modelli che mirano al superamento della soglia
di povertà: il reddito d'Inclusione (REI) e il reddito di base. Il primo è destinato alla sola
classe di povertà assoluta ed è erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento
elettronica in grado di accertare che a) il valore ISEE della famiglia non superi i 6mila euro;
b) il valore ISRE sia inferiore a 3mila euro; c) non possieda autoveicoli e/o motoveicoli
immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta. Il secondo è un modello
teorico individuale, universale e non condizionato, ma allo stesso tempo, definito utopico
dalla professoressa. Esso si basa su una dotazione di denaro data alle persone in modo tale
che tutti possano essere liberi. Tuttavia ciò è irrealizzabile dal momento che la ricchezza è
prodotta dal lavoro e la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro.
Durante la campagna elettorale di quest'anno, il Movimento 5 Stelle ha proposto tra i suoi
progetti di legge l'introduzione di un reddito di cittadinanza che presenta molte discrepanze
con il REI, data, ad esempio dalla sua estensione anche alla povertà relativa, una durata
illimitata e l'erogazione in denaro anziché mediante una carta elettronica. Per queste ed altre
ragioni esso richiede costi troppo elevati per essere realizzato.
Per concludere, la docente ha mosso un appello rivolto a tutte le donne per sottolineare
l'importanza di disporre un reddito proprio nonostante le difficoltà da affrontare per
ottenerlo.

Martina Sbarra, Sara Condò VAs

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