Le persone del Volta

Siamo Alessandro, Loris & Josei. Siamo i reporters del Volta. Insieme alla professoressa Fronda Anna abbiamo pensato di creare una nuova rubrica del giornalino della scuola intitolata: "Le Persone del Volta". In questa rubrica riporteremo le interviste "rilasciate" da varie persone che vivono la scuola con diversi ruoli. 

Attraverso il seguente modulo vi chiederemo di indicarci le vostre preferenze riguardo ai prossimi intervistati che potrebbero comparire in questa rubrica. Per realizzare questo progetto, per ora, abbiamo percorso i corridoi e le scalinate dell'istituto alla ricerca di personaggi interessanti da poter intervistare; periodicamente potrete leggere le loro storie e opinioni sulla scuola, in modo da poter arricchire la vostra conoscenza sulle persone che vedete ogni giorno.

Prima di cominciare con il contenuto principale, il mio gruppo ci tiene ad approfondire il vero motivo per cui abbiamo deciso di pubblicare questi articoli. Secondo noi gli insegnanti, gli ATA, e le altre persone, mostrano a scuola solo un aspetto della loro personalità. Noi vorremmo andare oltre all'apparenza del ruolo e dare la possibilità a coloro che vivono e lavorano nella scuola di mostrarsi nel loro complesso. Per rifarsi a Pirandello, l'io si divide in diverse identità e si adatta a seconda del contesto e della situazione sociale. Noi vorremmo comporre, almeno in parte, il puzzle.

Le domande che proporremo a tutti i nostri intervistati sono le seguenti:

• Informazioni anagrafiche (e personali)
• Come giudicherebbe se stesso come alunno?
• Professione e carriera: come ha fatto per diventare insegnante? Ha avuto altri lavori? Svolge questo lavoro per vocazione o casualità? Che altre strade avrebbe potuto intraprendere?
• Spiegazione del ruolo e della sua influenza sulle relazioni sociali nella scuola
• Hobby e passioni
• Quanto del suo lavoro influisce sulla vita fuori dalla scuola
• Se è un insegnante: come valuta? Quanto è difficile valutare, se si accorge di avere preferenze su un alunno/a influisce sul voto finale? come si comporta?
• Rapporto con i colleghi
• Che domanda vorrebbe che gli facessimo?

La prima intervista ci è stata concessa dal professore e vicepreside Giuseppe Chiapperini.

IL VICEPRESIDE

Il professore Giuseppe Chiapperini è un uomo alto, bruno e magro. Ciò che ci ha colpito di più in lui è il suo modo di parlare, la sua dinamicità, il timbro della voce e l'entusiasmo che esprime quando è coinvolto in una conversazione. Il professore è un uomo molto impegnato, infatti, all'inizio non lo abbiamo trovato nella vicepresidenza, dove avevamo appuntamento, e durante l'intervista siamo stati interrotti continuamente. È nato e formato in Puglia, provincia di Bari. Successivamente si è trasferito in Veneto dove ha conseguito la specializzazione e ha cominciato ad insegnare. Ha infine traslocato in Piemonte dove dal 2016 ha cominciato a lavorare come docente di filosofia e dal 2019 ha ottenuto il ruolo di vicepreside al liceo Volta. È molto soddisfatto del suo lavoro in classe e trae soddisfazione anche nel suo ruolo di vicepreside, sebbene quest'ultimo incarico sia molto gravoso ed egli lo vive come un dovere nei confronti della scuola. Come insegnante si sente realizzato, infatti, non cambierebbe lavoro. Insegnare lo ha aiutato ad appassionarsi alle sue materie e il professore spera di trasferire questa emozione ai suoi alunni. Del suo lavoro, secondo lui, la cosa più impegnativa è la valutazione: per quanto ci si sforzi è impossibile raggiungere l'oggettività. Generalmente ha un buon rapporto con i colleghi e, anche se non condivide il comportamento di alcuni, è comunque sempre aperto al dialogo e al confronto. 

Dal punto di vista umano è stato molto disponibile ad aiutarci e a raccontarci alcune sue passioni come la sua musica preferita, i Queen e Jovanotti, e il suo cibo preferito, spaghetti ai frutti di mare.

Ci si saluta cordialmente e si ri-immerge nel suo misterioso e complicato lavoro di vicepreside.