Prepararsi al futuro

13.02.2019

La creatività (in parte) si impara. 

Il giorno martedì 15 gennaio si è tenuta al Politecnico di Torino una delle conferenze del ciclo "prepararsi al futuro".


Si è parlato di creatività, di come questa, assieme alla curiosità, sia alla base della scienza.
Ieri è stato preso in causa proprio l'uomo che dà il nome alla nostra scuola, conosciuto da tutti per l'invenzione della pila, è anche colui che, grazie alla sua creatività, ha scoperto ciò che oggi ci permette di cucinare: il metano.


Ma in che modo la sua creatività ha influito con la scoperta?


Per poter rispondere a questa domanda bisogna aver chiaro cosa si intende per creatività: deriva dal latino creo ed è parente di cresco, è la potenza del pensiero, l'intuizione del nuovo, il saper organizzare le proprie conoscenze in una visione inedita, la capacità di inventare immagini mentali nuove che permettano una differente visione prospettica del mondo. È necessario specificare che spesso la creatività stessa agisce in maniera involontaria e nel momento in cui non ci si ragiona molto su; la cosa importante è porsi la domanda giusta!

Volta infatti scoprì il metano passeggiando lungo il corso del Lambro, già inquinato all'epoca, e si accorse che presentava alcune bollicine; decise allora di verificare la natura di queste, semplicemente appoggiando un recipiente rovesciato sulla superficie del fiume e notando che vi si accumulava del gas.
Tuttavia non è sempre semplice trovare una risposta - corretta - alla domanda che ci si pone. Per questo è importante ricordare che anche l'errore è utile, ed è parte di un percorso per arrivare alla soluzione, pensando a ciò che disse Thomas Edison: "Non ho fallito. Ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato".

La misura della creatività


Una domanda che sorge spontanea parlando di creatività è come questa si misuri.

Rispetto alla memoria, l'intelligenza e l'apprendimento risulta molto più difficile come compito. Si può comunque affermare che spesso chi è intelligente è anche creativo, mentre non è detto che chi è creativo sia anche intelligente.

Si è parlato anche della bipartizione del cervello e delle sue funzioni.

Abbiamo scoperto che la parte creativa, giocosa, fantasiosa risiede nell'emisfero destro ed è maggiormente sviluppato nelle donne. Questi due emisferi non lavorano indipendentemente l'uno dall'altro, poiché ognuno può renderli complementari sviluppando il pensiero fluido; avendo contemporaneamente sia capacità creative che analitiche.

Pensiero divergente

Caratteristica comune di tutti i creativi è il tipo di pensiero alternativo, spesso contrastante e opposto al senso comune.

Le istituzioni impongono una visione del mondo strutturale, ovvero basata su presupposti stabiliti, che non rappresentano necessariamente l'unica verità universale.

Esempio lampante di questa idea è il movimento "per la liberazione dei mappamondi", che sostiene la necessità di non crescere imparando a guardare le cose in un solo modo, ma da più punti di vista.

In conclusione, quello che ci porteremo a casa da questo incontro è di sicuro la consapevolezza di non doversi limitare ad un unica possibilità, e accettare che anche gli errori portino verso qualcosa di buono. 

Camilla Cattunar (4B)

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia