Presentazione #sVoltagreen
La nuova crisi naturale ci sfida a conciliare l'attuale sovracrescita economica con la capacità rigeneratrice della Terra, per evitare un disastro catastrofico che altrimenti colpirà le prossime generazioni. Il clima sul nostro pianeta è da sempre in movimento, ma lo studio della paleoclimatologia ci mostra che i cambiamenti negli ultimi 150 anni, ossia dall'inizio della rivoluzione industriale, sono stati rivoluzionari e non possono essere considerati "naturali". Oggi il clima è al centro di agende politiche, tensioni internazionali, strategie economiche e mobilitazioni di massa, che scatenano un'allerta improvvisa, anche se i problemi che lo riguardano sono - letteralmente - nell'aria da anni. Questo pericolo che ad alcuni può sembrare lontano nella realtà effettiva, è testimoniato da dati chiari, raccolti nel rapporto dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), e colpisce in primis Torino come "la città più inquinata d'Europa"(cit. Legambiente). Sotto la Mole si registrano infatti 39 microgrammi in media di polveri sottili per metro cubo.
La nostra scuola ha deciso di mobilitarsi in questa battaglia per la vita, che segnerà un punto di svolta nella lotta contro il riscaldamento globale, per farci riscoprire il potere dell'azione collettiva e per rafforzare il consenso sociale intorno alla necessità di reagire alla crisi climatica. Il progetto #sVoltagreen è stato proposto dalla professoressa Cristina Vinattieri con il sostegno di altri docenti del Liceo "Alessandro Volta" di Torino, con l'intento di avviare una rivoluzione ecosostenibile sostanziale, con la partecipazione consapevole di studenti, docenti, dirigenza e personale scolastico. In questo prospetto la nostra scuola costituirà un laboratorio sperimentale permanente, una realtà che sostiene gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU, in collaborazione con una rete di Enti e Agenzie e aziende del territorio.
Il compito di adempiere a questo nuovo programma, favorendo una comunicazione e collaborazione efficace tra i vari componenti dell'istituto, è stato affidato all'Eco-staff (composto dai docenti tutor dei quattro progetti e da 5 studenti). I quattro percorsi in cui si snoda il progetto sono: ECOLTA-differenziamoci diretto dalla professoressa Cristina Vinattieri in collaborazione con gli enti esterni Edu-IREN e Mercato Circolare; (In)formacongusto condotto dalla professoressa Michela Ferrari in collaborazione con l'ente esterno Consorzio Finagro; UfficioStampaAmbiente diretto dalla professoressa Maria La Calce con il concorso dell'Ufficio Stampa ARPA Piemonte; Comunicazionegrafica coordinato dal professore Domenico Piccolo. Gli enti partner che accompagnano la nostra scuola in questo progetto sono: Finagro, Edu-IREN, ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte), Mercato Circolare s.r.l. Società Benefit, Banca Etica - Gruppi di Iniziativa Territoriale, Alveare che dice sì! .
Per avere maggiori informazioni circa il progetto #sVoltagreen ci siamo rivolti alla sua responsabile, nonché coordinatrice: la professoressa di scienze dell'istituto Cristina Vinattieri, che è stata nominata anche referente ambientale della scuola.
La professoressa Vinattieri ha deciso di attivarsi nella realizzazione di un progetto ambientalista in risposta ai cambiamenti climatici sempre più evidenti, che si verificano sul nostro pianeta. Inoltre, in veste di insegnante di scienze, si sente maggiormente responsabile ad agire: il cambiamento ambientale è registrato e analizzato con numerosi dati, che non tutti sono in grado di comprendere, ma che un'insegnante di scienze può divulgare in maniera fruibile al fine di rendere consapevoli più persone.
La professoressa afferma di avere aspettative altissime riguardanti lo #sVoltagreen: vorrebbe coinvolgere non solo i ragazzi, ma anche i docenti, la dirigenza e il personale ATA. L'obiettivo principale del progetto è quello di promuovere il benessere a scuola, trasformandola in maniera ecosostenibile: "La scuola è un laboratorio in cui sperimentare l'ecosostenibilità," afferma la professoressa "quindi, iniziando a trasformare ciò che ci sta intorno, si può poi migliorare il mondo." Il nome #sVoltagreen racchiude in sé l'obiettivo del progetto: quello di cambiare, dare una svolta alla scuola in un'ottica ecologica.
"Bisogna cercare di non essere tragici", nonostante la prospettiva attuale lo sia, nel caso non si agisse in tempo. "La visione deve infatti essere positiva", in modo che preveda il raggiungimento degli obiettivi suggeriti dall'agenda 2030 dell'ONU, che prevede non solo la sostenibilità ambientale, ma, ad esempio, anche la non ricerca del solo guadagno economico e la propensione alla condivisione.
Tutti all'interno della scuola, dalla dirigenza al collegio docenti, sono favorevoli al progetto, che, alla sua presentazione, è stato accolto con un applauso. "Sarà da vedere la reazione della scuola quando proporremo di inserire un'impronta ambientale alle lezioni, e non solamente nei progetti per le competenze trasversali" afferma la professoressa Vinattieri: il cambiamento deve avvenire anche nel curricolo.
"Non sanno a cosa vanno incontro" risponderebbe la professoressa a coloro che sono contrari al cambiamento ecosostenibile "e questi ultimi mi danno un motivo in più per continuare ciò che faccio". "La formazione dei ragazzi è fondamentale per poter comunicare efficacemente e per comprendere tra le righe le affermazioni dei negazionisti e di chi fa i propri interessi, compromettendo il futuro del nostro pianeta."
"Solo chi ha una mentalità scientifica può riuscire a interpretare la veridicità di ciò che sta accadendo, poiché si tratta di una veridicità scientifica che raccoglie dati da laboratori di tutto il mondo. La responsabilità degli insegnanti di scienze è quella di raccontare in modo fruibile questi dati per chi non ha le competenze sufficienti per farlo." È qui il ruolo chiave della formazione e dell'informazione, ovvero fornire strumenti a chi non li ha per poter comprendere ciò che accade intorno a noi.
Daniele Giacobbe e Alessandra Riciu III Cs