Viaggi internazionali. Ci servirà il                 passaporto Covid?

24.02.2021

Neanche il via libera ai primi vaccini sgombra le nubi all'orizzonte per le compagnie aeree. L'Associazione internazionale del trasporto aereo (IATA) prevede un calo delle prenotazioni dell'80% tra febbraio e marzo rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando lo spettro della pandemia di Covid-19 iniziava a chiudere le frontiere. La Danimarca è il primo paese ad introdurre i passaporti sanitari a partire dalla fine di gennaio 2021. La decisione è la conclusione di un acceso dibattito nato alcuni mesi fa, secondo il quale il provvedimento sarebbe discriminatorio nei confronti di coloro che decidono di non sottoporsi al vaccino, che resta volontario in tutti i Paesi dell'Unione Europea. Il governo danese sarebbe favorevole alla creazione di un registro in cui raccogliere i nomi di tutte le persone che hanno ricevuto il vaccino in modo tale da fornire un documento per i viaggiatori, il quale potrà essere esibito durante i viaggi negli Stati che lo richiederanno. Si tratterebbe di un documento digitale scaricabile dal sito web danese della sanità pubblica che certifica l'esecuzione del vaccino contro il Covid-19. L'obiettivo di questo documento, ha spiegato il ministro della Salute e degli Anziani danese, sarebbe quello di garantire che ogni cittadino possa documentare in modo semplice e sicuro di essere stato vaccinato, nel caso in cui il Paese verso il quale si è diretti lo richieda. In questo momento ci sono molti altri Paesi, europei e non, che si stanno attivando, mettendo a disposizione le proprie risorse, per attivare questo tipo di passaporto, ci auguriamo che questi nuovi metodi favoriscano al più presto il normale ritorno ai viaggi tra Stati.

Davide Ricchiuto, Giulia Lasorsa e Vittoria Catolla 3As

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